La città non è solo un luogo da abitare. Assume la veste di potente strumento per attivare, nel presente, la creatività e le idee dei suoi abitanti in vista di un futuro sostenibile: un luogo urbano che consente una vita di comunità con relazioni feconde, nuove economie e iniziative innovative. La distanza e il distacco, la frammentazione e gli spazi irrisolti facilitano processi di arretramento sociale e chiusura. L’obiettivo, sostenuto dalla filosofia di Abitare In, è quello di promuovere una progettazione che miri alla dinamicità, all’economia circolare e all’innovazione per una città che rinasca nei vuoti urbani, consumando meno suolo, protegga e tragga beneficio dalle risorse naturali e sostenga le iniziative positive di radicate e nuove community. I cittadini hanno bisogno di un luogo a misura d’uomo in cui si valorizzino le personalità, la cultura e l’intelligenza collettiva per sentirsi attivi dentro un sistema costituito da rapporti materiali, sociali, tecnologici e umani. In un tempo in cui i salotti assumono le sembianze di veri e propri workstation e lo sport si è fatto strada tra i corridoi di casa, si ricordano i valori dei singoli e differenti ambienti, urbani e provati, che racchiudono il vissuto quotidiano e si percepisce la necessità di partecipare attivamente alla creazione degli spazi personali. È aumentata la criticità nella valutazione della propria casa, del proprio luogo di lavoro e di svago, degli spazi all’aperto e collettivi. Per questo la partecipazione alla costruzione dei luoghi della città risulta essere chiave di volta nel processo della progettazione.
Ciascuna persona vuole sentirsi rappresentata dagli spazi che vive giornalmente e si aspetta che diano risposte tangibili a valori a cui si sente legata. Ecco perché i progetti di Abitare In non solo vogliono prendersi cura della città, ma anche promuovere l’#homefeeling fin dalle prime fasi di creazione della casa Tailor Made. Dal momento in cui si diventa creatori di qualcosa, si instaura un legame affettivo con essa: ce ne si prende cura e la si tutela, ne si esalta l’unicità e i pregi, ne si correggono i difetti e le incongruenze. Modellare il proprio spazio significa scorgere parte della propria personalità, porsi dei quesiti sui modi di vivere la casa, sul benessere che si vuole raggiungere e su ciò che vuole rappresentare: gli ambienti di casa sono testimonianza viva di relazioni, di agio e di emozioni. Abitare i luoghi è un’esperienza unica e personale, che rispecchia il proprio stile di vita; per questo al centro dei progetti c’è la persona, con la sua storia e le sue aspirazioni, attorno a cui si costruisce una realtà il più possibile sostenibile e armoniosa.