Data Pubblicazione: 24 Giugno 2019
Non c’è mai limite al “meglio”. Il mercato dei mutui ci sta abituando ad aggiornare record che sembravano imbattibili. Tanto sui fissi quanto sulle offerte a tasso variabile. Il mese di giugno è stato foriero di nuovi guinness. Eccoli, rapidamente.
1) Il costo medio dei mutui a tasso fisso in Italia (ponderato su durate di 20 e 30 anni) è sceso all’1,68%, il livello più basso di tutti i tempi;
2) Se il costo del fisso è sceso ai minimi è perché gli indici con cui è calcolata la rata il giorno della stipula, gli Eurirs, hanno ritoccato al ribasso i precedenti minimi, complice il calo del rendimento del Bund tedesco, sceso a sua volta al minimo a -0,328% sulla durata a 10 anni;
3) L’Euribor a 1 mese, l’indice su cui si calcolano le rate variabili mese dopo mese, è sceso a -0,398%, minimo assoluto;
4) I mercati danno per scontato (probabilità al 90%) che la Bce entro fine anno taglierà il tasso sui depositi di almeno 10 punti base, portandolo dall’attuale soglia di -0,4% (minimo assoluto) a -0,5% e forse anche -0,6%.(…)
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Autore: Vito Lops
Fonte: Il Sole 24 Ore
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